Descrizione
Il paese ospita, dal 2000 in avanti, gruppi di giovani dell'Accedemia di Belle Arti di Firenze che, guidati dal prof. Vincenzo Bianchi, creano qui opere d'arte che si ispirano alla denuncia della guerra passata e alla speranza per la pace nel mondo.
Il turista che cammina nel borgo viene accompagnato da figure scolpite nella roccia e che appaiono all'improvviso così vive che sembrano parlare.
Un altro percorso porta il turista ad ammirare sette porte realizzate in materiale cementizio e distribuite lungo tutto il borgo che propongono un messaggio di bontà e un viaggio spirituale nella storia.
Un ultimo percorso è quello rupestre che parte in località Vadorsa dove è stata posta una stele di 2,80 m. scolpita dal maestro Vincenzo Bianchi. Il luogo è quello che il 13 maggio 1944 fu teatro di combiattimenti delle truppe del generale Juin e dove si verificò lo sfondamento della linea GUSTAV. Il monumento rappresenta una figura umana in forma spirituale a ricordo del sacrificio di coloro che furono barbaramente uccisi nella seconda guerra mondiale. Esso è dedicato alla pace e alla fratellanza dei popoli. La strada montana che conduce all'altipiano dove è collocato il monumento ha ad ogni curva un sasso scolpito similmente a quelli presenti nel percorso urbano.
Nella Galleria fotografica si possono vedere le immagini delle sculture.